n. 5/6 (2006)
“Noi lavoriamo nell’arte più complicata, più difficile e più faticosa che vi sia: la pittura; arte in cui bisogna tutto fare da sé e, specie oggi, tutto creare da principio; perciò sono fermamente convinto che ora più che in qualsiasi altra epoca sia mestieri pensare profondamente al materiale che usiamo […]. Ecco dunque ciò che io penso della tempera. Ho procurato di esprimermi, chiaramente e brevemente, e, anzitutto, ho voluto che questo mio discorso preliminare fosse persuasivo; pertanto io l’ho latinamente intitolato: oratio…”
Giorgio de Chirico
Pro tempera oratio, 1920
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INDICE
Paolo Picozza
Maurizio Calvesi
Adriano Altamira
Adriano Altamira
p. 65
Katherine Robinson
Elena Pontiggia
Pierangelo Sequeri
p. 174
Riccardo Dottori
Giovanna Rasario
p. 221
Vincenzo Trione
Ara H. Merjian
p. 386
Salvatore Vacanti
SCRITTI DI GIORGIO DE CHIRICO
p. 461
p. 507
p. 509
p. 514
IERI E OGGI
p. 569
p. 588
p. 591
p. 595
p. 597
p. 603
RECENSIONI
Robert Radford