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Presentazione del volume Giorgio de Chirico. La vita e l’opera di Fabio Benzi

Mercoledì 19 giugno 2019, alle ore 18.00, presso Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, ha avuto luogo la presentazione del volume Giorgio de Chirico. La vita e l’opera di Fabio Benzi (La Nave di Teseo, Roma 2019).

La monografia sull’opera e sulla vita di Giorgio de Chirico (1888-1978) è frutto di uno studio pluridecennale e di un’analisi accurata delle fonti, delle opere e dei documenti che riassume, attraverso trentuno capitoli, l’intero percorso artistico del pittore. Il “principio unitario” sul quale è basata, rappresenta un nuovo quanto necessario approccio alla conoscenza dell’arte e del pensiero del Maestro. I settant’anni di attività dell’artista si presentano e analizzano attraverso l’esame storico-filologico delle diverse epoche, temi, tecniche e delle trasformazioni stilistiche che, se esaminate correttamente, mostrano una profonda unitarietà di pensiero. Nell’esposizione e nel superamento di alcuni nodi storicamente irrisolti, quest’ampia trattazione gioca un ruolo significativo per gli studi dechirichiani futuri.
Nel volume l’autore offre un’esegesi equilibrata dei vari contesti storici e culturali che hanno formato la poliedrica personalità artistica di de Chirico. L’arco temporale dello studio abbraccia quasi due secoli, partendo dalle radici della famiglia di origine italiana nel contesto cosmopolita ateniese dell’800, per arrivare allo sviluppo della critica storiografica a quarant’anni dalla scomparsa dell’artista. Un vasto panorama della vita e del pensiero di Giorgio de Chirico si svela attraverso una narrazione organica nella trattazione dei vari argomenti, la cui nitida collocazione nel contesto del tempo ne sottolinea la rilevanza storica e creativa. La profonda riflessione di Benzi è basata su dati (molti dei quali nuovi e inediti) verificati rispetto alle più recenti scoperte documentali. Essa evidenzia la coerenza intrinseca del percorso professionale e privato di de Chirico, sia nell’esame critico dell’opera sia nel racconto dell’uomo e della sua libertà di ispirazione. Il suo atteggiamento è stato di una modernità assoluta, scrive Benzi: “un modo di essere” che non si contentava di “una formula immobile o un mero traguardo stilistico raggiunto”.
In riferimento all’immenso corpus artistico e poetico-letterario dell’artista, rivela:

“De Chirico trovò il modo, attraverso la suggestione della filosofia nietzschiana dell’eterno ritorno, di esprimere il suo genio come se fosse fuori dal tempo, pur guardando con profondo interesse e curiosità, quando non con polemica, ai fatti del proprio tempo”.

Sono molte le novità di rilievo contenute nel libro: la scoperta delle fonti e del significato dell'opera Muse inquietanti e di molti dei suoi dipinti metafisici, i principi filosofici alla base del suo periodo “barocco”, l’individuazione del milieu culturale ateniese della famiglia (già sensibile alla conoscenza di Nietzsche), la definitiva chiarificazione del rapporto con Breton e il Surrealismo, la controversa questione dei falsi e delle copie, ecc.

Il volume di 555 pagine e arricchito da oltre 353 riproduzioni di cui 283 di opere di Giorgio de Chirico, opere di altri artisti e fotografie storiche, è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.

Nella Prefazione, Paolo Picozza, Presidente della Fondazione, scrive:

“Vasta come l’oceano, la carriera del Maestro ci ritorna alla fine così com’era all’inizio: una ricerca in costante esplorazione di una ‘metafisica continua’ che spinge il Pictor classicus a navigare nei flutti della modernità e a farsi precursore e ispiratore di tendenze artistiche future”.